venerdì 5 dicembre 2014

Inno al calcio

Il calcio è spettacolo. Ventidue atleti che danzano su di un palco erboso attorno a un pallone, unico protagonista. 
Il calcio è vedere il pallone descrivere una traiettoria perfetta e girare vorticosamente su se stesso per poi trasmettere il moto rotatorio alla rete della porta. 
Purtroppo, al giorno d’oggi, il calcio è anche sinonimo di violenza. Una violenza difficile da gestire. Imprevedibile, come l’amore. Amore per la maglia. Amore per la squadra. Un amore infinito. 
Il calcio è tensione agonistica verso gli avversari. Soprattutto nello spogliatoio con i tuoi compagni. Pacche sulle spalle. Incoraggiamenti. Piccoli gesti ma grandi dimostrazioni. 
Il calcio è pensiero. E’ il pensiero ininterrotto e costante della partita da giocare, degli avversari che vai ad affrontare. Un pensiero che ti tormenta la notte prima della prestazione. Un pensiero che scompare quando gli scarpini affondano tutti e dodici i tacchetti nel manto erboso che ricopre il terreno di gioco. 
Il calcio è corsa, resistenza, orientamento, forza, velocità, equilibrio, reazione, flessibilità, apprendimento, controllo motorio, adattamento, coordinazione, ritmo, trasformazione, anticipazione...

Ma soprattutto il calcio è un urlo. Un urlo carico di gioia. Un urlo denso di entusiasmo. Ricco di felicità e di soddisfazione. L’urlo dei tifosi quando entri in campo. Si urla dopo una giocata sublime, un goal, un assist. Un urlo che ti fa capire che tu sei lì a giocare e che la tua bravura è riconosciuta, che ricompensa gli sforzi fatti. Sai che il sudore che gocciola non è sprecato. 
Perché l’amore che ci metti nelle cose che fai viene ripagato in altro amore. Sempre.
A.C.
L.C.

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