Ho sempre amato
scrivere. Fin dalla più tenera età le parole mi piacevano più delle caramelle.
Le masticavo in fretta e furia e le sputavo fuori con foga. Per fortuna per i
miei genitori, questa mia impulsività nell’apprendere parole nuove si placò non
appena azzannai carta e penna, degustando per la prima volta l’inconfondibile
dolcezza della scrittura.
Avevo trovato il modo
per rincorrere la mia fantasia sui banchi di scuola e dipingere il mondo con le
mie parole. Perché scrivere è come disegnare, colorando le nostre idee con
l’inchiostro.
Il sogno di diventare
scrittore si intrufolò nei miei pensieri non ancora incominciata la seconda
elementare. Il desiderio frenetico di scrivere per professione mi fece
ingozzare di nuove parole, sempre più buone. Un giorno, per caso e per fortuna,
assaggiai una prelibatezza alquanto sfiziosa: la lettura.
D’un tratto venni risucchiato
in un mondo del tutto nuovo. Jules Verne, Roal Dahl e J. K. Rowling entrarono
nella top ten dei miei autori preferiti, capaci di sconvolgere ogni mia
previsione sul finale del libro.
Benché ancora oggi mi
sguazzare nella trama di qualche libro appassionante e mozzafiato, non riesco
tuttavia a farmi cullare completamente dalle parole dell’autore di turno.
Mentre scrivo,
invece, un dolce formicolio mi stuzzica le idee, l’inchiostro mi accarezza lo
sguardo e si riversa sulla carta, la farina da impasto che più preferisco.
Qualunque sia la
vostra passione, coltivatela al meglio e gustatevela: buon appetito!
L.C.
Nessun commento:
Posta un commento